Betancuria è un villaggio molto carino e tranquillo situato nella parte sud-occidentale dell’isola, fiancheggiato da montagne e proprio al centro dell’isola di Fuerteventura. Molti monumenti storici e resti di castelli testimoniano l’importanza di questa città all’inizio del XV secolo, quando fu fondata da Jean di Bethencourt, signore delle Canarie per Enrico III re di Castiglia.
La storia è molto bella e ricca di sfaccettature che fanno capire l’importanza strategica di Betancuria durante quel periodo storico.
Oggi Betancuria è un paese di quasi 2500 abitanti, situato in una piccola valle con lo stesso nome, nella zona centrale dell’isola di Fuerteventura. È un bel paesino circondato da montagne e campi ed è uno dei primi insediamenti europei nelle isole Canarie.
Storia di Betancuria
La città di Santa María de Betancuria fu fondata dai conquistatori normanni verso l’anno 1404, durante la conquista dell’isola di Fuerteventura, che si sviluppò nei primi anni del XV secolo. Betancuria, insieme a Lanzarote, fu una delle prime città fondate dagli europei nelle Isole Canarie e Betancuria prese il nome dal proprio conquistatore, Jean de Bethencourt.
La sua collocazione in una valle nell’entroterra, lontana dalla costa e circondata da montagne è dovuta a ragioni militari e strategiche, e da un lato, dalla fertilità dei luoghi, grazie alla presenza di acqua e ricchezza vegetale, rispetto il resto dell’isola molto più arido.
In secondo luogo, questa posizione offriva una certa sicurezza e consentiva una migliore difesa contro possibili attacchi dei pirati. Tuttavia, questa situazione non poteva impedire che quando le orde di berberi Arraez Xaban invasero l’isola nell’anno 1593 arrivassero a Betancuria, dove bruciarono, distrussero e saccheggiarono gli edifici principali, inclusa la Chiesa di Santa Maria.
Fino al 18° secolo molto avanzato Betancuria e l’economia dell’isola si basavano sull’agricoltura dei cereali, sul bestiame, principalmente capre, e sul commercio delle eccedenze agricole. Sia l’agricoltura che il bestiame facevano affidamento sulla climatologia, quindi negli anni piovosi si ottenevano raccolti abbondanti, che consentivano l’approvvigionamento alla popolazione dell’isola e l’esportazione in eccedenza nel resto dell’arcipelago e Madeira.
Ma gli anni siccitosi, accadendo spesso, hanno suscitato crisi di carenza che hanno costretto la popolazione ad emigrare. La crisi economica, che ha comportato importanti rotture demografiche, si è verificata su base ciclica per tutto il XVII e XVIII secolo. Tuttavia in quest’ultimo secolo vi fu un importante boom economico, con abbondanti raccolti di cereali, cui si aggiunse lo sfruttamento e la commercializzazione del Barilla, citato in giudizio nei mercati europei per la produzione di soda.
Cosa fare a Betancuria
Poco prima di arrivare a Betancuria attraverso la strada FTV-30, trovi questo belvedere da cui puoi ammirare il nord dell’isola e la valle di Betancuria.
Statue di bronzo a Betancuria: Guise e Ayose
Il belvedere è dominato da due statue in bronzo di 4,5 metri, Guise e Ayose, che rappresentano i re che governarono Fuerteventura prima della sua conquista nel 1402. Guise e Ayose governavano rispettivamente il nord e il sud dell’isola, che era divisa in due regni: Maxorata e Jandía – da un muro che potrebbe essere stato situato in questo luogo. Le statue sono state scolpite da Emiliano Hernández.
Non fate caso alla foto, ero in un momento di spavalderia.
Costruito nel 1423, il convento fu la dimora dei francescani che portarono il cattolicesimo nelle Isole Canarie. Si trova proprio all’ingresso del paese di Betancuria, e ritengo sia un luogo altamente consigliato da visitare, quasi imperdibile, per la bellezza delle sue rovine e del paesaggio circostante. Poche persone si fermano lì perché non è ben pubblicizzato, ma se vai a Betancuria devi proprio visitarlo, è meraviglioso. Lo trovate subito prima di entrare in paese da nord, c’è un parcheggio sul lato sinistro. Sempre aperto, i biglietti non sono necessari.
Chiesa Cattedrale di Santa María de Betancuria
Situata nel centro storico di Betancuria, la chiesa è stata dichiarata sito di interesse culturale (in Spagna luoghi come questo sono elencati come BIC, Bienes de Interés Cultural) dal governo delle Isole Canarie nel 2019. La costruzione di Santa María de Betancuria iniziò nel 1410 e fu commissionata da Jean de Bethencourt. Costruito in stile gotico francese, aveva lo scopo di ospitare l’immagine della Vergine Maria.
Dispone di 7 pale d’altare e si distingue dalle altre costruzioni religiose per la qualità dei suoi materiali da costruzione. Dopo la conquista, Guise e Ayose si arresero e si battezzarono in questa chiesa. Distrutta nel 1593 dai pirati, la cattedrale fu ricostruita, ma ci volle molto tempo per completare i lavori.
Orario di apertura: dalle 10:00 alle 17:00, dal lunedì al sabato
Parco Rurale Betancuria
Questo parco rurale si estende per oltre il 90% del comune di Betancuria. Il parco è stato anche dichiarato zona di protetta per gli uccelli selvatici (Zepa, Zona de Especial Protección para las Aves).
In questo luogo di eccezionale interesse scientifico e naturalistico si trovano anche Macizo de Betancuria – un complesso basale formato da materiale vulcanico -, e il Monumento Naturale di Ajuy.
Il bellissimo paesaggio è caratterizzato da burroni e colline, ed ospita una varietà di animali e piante, con anche una piccola pineta. A sud di Vega del Rio Palmas, c’è un burrone che merita una menzione speciale per il suo paesaggio particolare: Barranco de las Peñitas. Un sentiero lo costeggia e i visitatori possono seguirlo per ammirare il peculiare ambiente naturale del burrone, dove c’è una delle poche dighe di Fuerteventura e la bella Ermita de la Virgen de la Peña, una minuscola chiesetta sul monte. Consigliate scarpe comode. Particolarmente consigliato per gli amanti della natura.
Centro di Betancuria
La cittadina di Betancuria è molto scenografica e offre bellissimi scorci.
E’ presenta anche un parco giochi per far divertire i più piccoli. E’ nella parte più bassa, vicino ai parcheggi che permettono l’accesso alla città.
I bar nel centro storico sono mimetizzati tra gli alberi e la vegetazione e rendono il relax in questi posti davvero originale e variopinto
